In questo momento in cui vediamo immagini e ascoltiamo parole di una nuova guerra, molto vicina, Fondazione PInAC ribadisce il suo impegno statutario per la costruzione di una cultura di pace e rispetto dei diritti affinchè le parole e i gesti dell'accoglienza guidino le nostre scelte e ripropone quindi un atelier sul tema della convivenza pacifica. Il laboratorio gioca sulla condivisione di un luogo comune, nel diritto al proprio spazio e nel rispetto di quello degli altri. I bambini si eserciteranno a fare posto, modificando qualcosa di se stessi, del proprio corpo, per imparare le posture dell’accoglienza. In una seconda fase ognuno di loro disegnerà se stesso attraverso la tecnica del pastello ad olio. L'insieme dei corpi di tutti i bambini, che nel totale formeranno un ambiente collettivo, costituirà la grande pagina che mescola in un'unica immagine l’ingombro spaziale di ognuno.
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: Data: domenica 27marzo
Età: dai 5 anni
Orario: Ritrovo in PInAC ore 15.15. Inizio attività ore 15.30. Termine attività ore 17.30
Contributo: per le famiglie non residenti a Rezzato è richiesto un contributo di 4€ a persona.
Per prenotare: tel. 0302792086 - e-mail: servizieducativi@pinac.it (nell'email di prenotazione indicare il nome di tutti i partecipanti, l'età dei bambini, un numero telefonico di riferimento e se si è residenti a Rezzato). Per i maggiori di 12 anni è necessario essere in possesso del Super Green Pass.
Armida Gandini (Brescia, 1968) vive e lavora a Brescia (Italia). Si è laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti Brera di Milano. Da sempre il tema dell’identità è al centro della sua indagine e occupa un posto di primo piano nei suoi lavori, che si sviluppano mediante linguaggi diversi come la fotografia, il disegno, l’installazione e il video. Nei suoi progetti attuali è predominante la relazione con l’altro, che ne determina la discendenza culturale oltre che identitaria. Significativi a questo proposito sono i progetti dedicati alle Madri e ai Padri della cultura, a cui l’artista rende omaggio con semplici gesti visivi di gratitudine. Rimane costante, fin dal progetto Il bosco delle fiabe (2000), il rapporto con la letteratura e con il cinema, che ha rappresentato nel tempo una suggestione importante e dialettica. Le opere di Armida Gandini sono state presentate in gallerie private e istituzioni pubbliche e sono presenti in varie collezioni sia in Italia che all’estero. Il progetto Noli me tangere viene selezionato per il Premio Gallarate, entrando a far parte della collezione del MAGA, l’opera Mi guardo fuori si classifica al primo posto del premio Visible White e nel 2018 con il video Pulses vince il Premio Paolo VI per l’arte contemporanea.