Altre opportunità
Mostre diffuse
Grazie al progetto Guarda con me, la mostra Dalla testa ai piedi è anche allestita all’aperto, diffusa su 5 territori: Valle Camonica, Valle Trompia, Valle Sabbia, Brugherio e Chiavenna. Le opere, stampate su grande formato e posizionate sulle piste ciclabili, nei parchi, tra le vie dei borghi storici, incontrano i visitatori offrendo la possibilità di ascoltare, tramite QR code, dei contenuti audio realizzati nel laboratori organizzati sul territorio. Dei veri e propri disegni parlanti, che attraverso suoni e parole, si trasformano in territori di ascolto, incontro e condivisione.
Le scuole del territorio possono organizzare delle uscite consultando le mappe delle collocazioni QUI
Mostre itineranti
Il museo offre agli Istituti Comprensivi, alle Biblioteche e ad altri Enti territoriali pubblici e privati la possibilità di ospitare l’allestimento delle mostre che la Pinacoteca ha proposto negli ultimi 20 anni. L’ambiente, i diritti civili, l’alimentazione, il gioco, lo spazio urbano, la casa, il commercio, i mestieri sono solo alcuni dei temi su cui i disegni dell’archivio storico possono raccontare e far riflettere. Il costo è da concordare con il Museo e comprende la progettazione, il trasporto e l’allestimento dei disegni originali incorniciati. E anche possibile concordare l’allestimento di mostre autoportanti.
Da segnalare la mostra didattica Nel cuore dei Diritti, formata da totem autoportanti e accompagnata da materiali di approfondimento (quaderno di visita, catalogo, bibliografia).
Mostre online
Terra! e Dalla testa ai piedi sono anche online, in versione interattiva e ludica. 10 opere di ciascuna mostra, animate e sonorizzate, sono a disposizione dei singoli e delle classi per stimolare l’osservazione dei dettagli, la decodifica del senso complessivo delle immagini, favorire attività di taglio narrativo e sonoro sia individuali che di gruppo. Un uccellino prende il volo, una bambina salta la corda, il sole ruota come un ventilatore… e quante altre cose possono succedere se proviamo a liberare l’immaginazione?
