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15 Aprile 2007 – 30 settembre 2007
Dante così parla dei dipinti su carta “ Più ridon le carte che pennelleggia Franco Bolognese (Purgatorio XI, 82-83). L’espressione ci è sembrata straordinariamente calzante per presentare la nuova mostra “Pennelli che passione ”, perché nel selezionare e scegliere le opere da esporre, veramente ci siamo imbattuti in quel rider di carte dipinte a tempera o ad acquerello che bambine e bambini di molti Paesi del mondo hanno realizzato dagli anni ‘50 ad oggi, carte sprizzanti energia e freschezza, gioia di vivere e stupore. Così come il “ … che pennelleggia…” è verbo specialissimo che sa visualizzare il movimento delle mani e dei cuori dei giovani autori alle prese col colore e il suo stendersi sul foglio: tratti, tocchi, colpi di pennello ampi e distesi, contratti ed aggressivi, carichi di colore fino a creare volume, aerei e lievi nelle velature impalpabili. Ci è sembrato di vederle quelle giovani mani stringere, impugnare, guidare pennelli di tutte le fogge e misure; preparare il colore con le terre e l’uovo, il latte, l’acqua, spremerlo dal tubetto per le tempere o, per gli acquerelli, asportarlo da cubetti o pastiglie dalle mille sfumature. La collezione PInAC è costituita - per oltre la metà - di elaborati dipinti con la tempera, così come è presente un buon numero di acquerelli e di lavori realizzati a pennello. Dunque moltissimi dei nostri piccoli autori sia maschi che femmine, a tutte le latitudini, a tutte le età hanno usato e usano pennelli acqua e colore per raccontarsi, ragion per cui ci è sembrato significativo rendere omaggio a una pratica tanto diffusa ed espressiva.
La mostra propone 54 opere di 19 Paesi del mondo, prodotte fra il 1964 e il 2005 a scuola, in atelier specializzati o nel nostro splendido laboratorio PInAC che, grazie ad artisti come Armida Gandini, Marialaura Marazzi, Daniela Perani, costituisce una opportunità di sperimentazione e approfondimento anche dell’uso del pennello coi colori a tempera e acquarello.
La mostra aprirà i battenti alle metà di aprile e sarà visitabile fino alla fine di settembre 2007
Elena Pasetti