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Elzbieta e i suoi compagni è un album di ritratti e autoritratti che abitano il tempo e lo spazio: il tempo in cui sono stati realizzati, dagli anni Sessanta del secolo scorso ai giorni nostri, lo spazio che è il mondo intero. Infatti, se il linguaggio pittorico è matrice comune alle opere esposte, le lingue degli autori rimandano a diverse e lontane parti del mondo: dalla Francia e al Perù, dal Giappone all'Australia, al Kenia e alla Polonia; dalla Russia, all'Italia e alla Spagna, alla Romania o agli Usa.
Come Elzbieta, autrice polacca di 9 anni, nel suo Ritratto della compagna del 1973, tutti le bambine e i bambini autori raccontano di sé e dell’emozione di rappresentarsi, ma anche del piacere di mostrare i propri amici visti con gli occhi dell’affetto. Le opere rimandano ad un unico territorio comune - assolutamente privo di coordinate geografiche – una regione che si chiama immaginario infantile alle prese con il desiderio-bisogno di esprimere la propria immagine di sé e del mondo.
Un valore aggiunto alle opere esposte in mostra - realizzate con tecniche e pennelli tradizionali - è la presenza della recente antologia di video ritratti Sguardi in macchina, realizzata nel 2013 in PInAC, nel laboratorio Pennelli elettronici condotto da Vinz Beschi e Irene Tedeschi, in un sorprendente progetto audiovisivo ispirato dalla ricerca di Robert Wilson.
Elzbieta e i suoi compagniattraversano con volo leggero mezzo secolo senza pagar dazio al tempo. Sono comunque e sempre sguardi contemporanei, nuovi, come lo sono sempre gli occhi delle bambine e dei bambini di ogni tempo e di ogni Paese.
Opere che parlano a grandi e piccoli.
Agli adulti propongono di essere curiosi e di coltivare la dimensione affettiva dello sguardo davanti ad un elaborato infantile. Li esortano ad entrare in una sorta di sintonia sospesa, rendendosi disponibili a essere colpiti agli occhi e al cuore. Suggeriscono di porsi di fronte ad un ritratto infantile come quando ci si guarda allo specchio, alla riscoperta di se stessi bambini nella ritrovata magica capacità di stupirsi. Ricordano a educatori e insegnanti che la ricchezza di stimoli-esperienze e la varietà delle tecniche potenziano la capacità espressiva e liberano la creatività dei bambini.
Ai bambini di oggi dimostrano in quanti modi diversi si può vedere e rappresentare se stessi; in quali forme, colori, materiali si può raccontare l’affetto per la mamma, l’amicizia per i compagni, l’emozione di svelarsi in un proprio autoritratto progettato e agito come un prezioso racconto intimo, anche di fronte ad una telecamera-specchio digitale.
Le opere diElzbieta e i suoi compagni offrono ad adulti e bambini insieme l’occasione di provare a immaginarsi come Alice nel paese delle meraviglie che, a volte troppo cresciuta, sente il disagio di non avere le giuste proporzioni del mondo, a volte troppo piccina, teme di non arrivare a padroneggiare le dimensioni ‘adulte’ del reale.
Elena Pasetti
Direttrice PInAC
ELZBIETA E I SUOI COMPAGNI. Ritratti e autoritratti dei bambini del mondo nelle opere della collezione PInAC
19 settembre 2015 - 31 maggio 2016
Giorni e orari di visita:
dal martedì al venerdì 9-12
sabato e domenica 9,30-12 15-18
VISITE GUIDATE GRATUITE:
ogni domenica alle ore 16
Il progetto si realizza con il sostegno del Comune di Rezzato, Fondazione ASM, dall'azienda Detas D-leds, in collaborazione con la Direzione generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione, la comunicazione del MIUR.