Elzbieta e i suoi compagni. Ritratti e autoritratti delle bambine e dei bambini del mondo nelle opere della collezione PInAC è una mostra sotto forma di album di ritratti e autoritratti che abitano il tempo e lo spazio: il tempo in cui sono stati realizzati, dagli anni Sessanta del secolo scorso ai giorni nostri, lo spazio che è il mondo intero. Infatti, se il linguaggio pittorico è matrice comune alle opere esposte, le lingue degli autori rimandano a diverse parti del mondo: dalla Francia e al Perù, dal Giappone all'Australia, al Kenia e alla Polonia; dalla Russia, all'Italia e alla Spagna, alla Romania o agli Usa.
Come Elzbieta, autrice polacca di 9 anni, nel suo Ritratto della compagna del 1973, le bambine e i bambini autori e autrici raccontano di sé e dell’emozione di rappresentarsi, ma anche del piacere di mostrare i propri amici visti con gli occhi dell’affetto. L’esposizione offre ai bambini e alle bambine di oggi la possibilità di scoprire in quanti modi diversi si può vedere e rappresentare se stessi; in quali forme, colori, materiali si può raccontare l’affetto per la mamma, l’amicizia per i compagni, l’emozione di svelarsi in un proprio autoritratto progettato e agito come un prezioso racconto intimo, anche di fronte ad una telecamera-specchio digitale.
Un valore aggiunto alla mostra è la presenza dell’antologia di video ritratti Sguardi in macchina, realizzata nel laboratorio “Pennelli elettronici” condotto da Vinz Beschi e Irene Tedeschi, in un sorprendente progetto audiovisivo ispirato dalla ricerca di Robert Wilson.