La PInAC degli esordi

I primi lavori raccolti da Aldo Cibaldi per costituire la Pinacoteca internazionale dell’età evolutiva

Si concludono con questa dodicesima mostra le attività espositive PinAC del triennio 2001-2004. Quale miglior scelta potevamo fare se non un omaggio esplicito al professore Aldo Cibaldi, fondatore della  Pinacoteca, ripubblicando nel sesto quaderno-catalogo della collana PInAC Gli occhi le Mani - il testo vibrante di passione educativa di una testimone e collaboratrice preziosissima quale la maestra Mariolina Palladin Ogna. Sono le sue parole, scritte una decina di anni fa nel quadernetto "La Pinacoteca, una volta..." che ridisegnano gli esordi della sorprendente raccolta di elaborati infantili ideata dal professore; è il suo racconto in prima persona che ci accompagna e ricostruisce la memoria di quegli anni da pionieri ; è il filo di un progetto pedagogico che tesse la trama di una ricerca e di una sperimentazione coerente e verificata. Per la mostra La PinAC degli esordi, abbiamo cercato nei cassetti del archivio che custodisce la Collezione storica degli oltre quattromila elaborati - di cui in questi giorni parte il lavoro di digitalizzazione ad opera della fotografa Carla Cinelli - e abbiamo scelto fra i lavori datati anni Cinquanta e Sessanta, anche se non abbiamo voluto riproporre i più famosi, già più volte visti e pubblicati.  Abbiamo tentato la ricostruzione visiva, ovviamente parziale, di quei ponti e di quei fili che Aldo Cibaldi, insieme alle sue maestre, andava costruendo e ordinando. I disegni catalogati in archivio, risalgono al 1955. Fra questi quello di una bimba americana di 9 anni che ha dipinto Un albero in primavera; il Paesaggio di Lauretta Romano, 8 anni di Vestone, nella bresciana Val Sabbia, mentre del 1958 sorprende Colore del giamaicano Paul Alexander di 3 anni. Piove è il titolo del pastello a cera di Vittorio Ghirardi, studente tredicenne delle scuole medie Mompiani di Brescia. L'elaborato, datato 15 dicembre 1959, conserva sul retro il commento del professore, che così sostiene e sprona "La fantasia che hai dimostrato di avere in questo disegno è stupenda, cura ancora di più la stesura del colore. 8" voto e commento sono siglati da un monogramma indecifrabile. I lavori selezionati per quest'occasione arrivano fino al 1969, anno della nascita ufficiale come Istituzione comunale della Pinacoteca.  Il tema più rappresentato in mostra si ispira alla natura attraverso i paesaggi, gli animali, il ritmo delle stagioni. Non mancano elaborati a soggetto religioso e qualche visione domestica. Diversificate le tecniche espressive, pastello a cera e a olio, matita, graffito, acquarello, anche se, la parte del leone, viene sicuramente fatta dal  colore a tempera sia diluito che nel suo spessore materico. Moltissimi i Paesi presenti: Gran Bretagna, America, Giappone, Francia, Australia, Svezia, Turchia, Libano, Finlandia, Lussemburgo; ma anche l'Italia con Pavia, Napoli, Sassari, Camporgiano di Lucca, Trieste e ancora il territorio bresciano con Brescia città, Virle-Rezzato, Darfo, Nuvolento, Pisogne. Scorrendo le annate delle produzioni arrivate in quel periodo, salta agli occhi l'impennata, quantitativa : dai 4/5 lavori del 1956, ai 22 del 1964, dai 63 disegni nel 1967 ai 205 del 1969, in un crescendo molto intenso e significativo. L'opera di contatto, scambio e formazione ferveva, contagiava e portava frutto.

La PinAc di oggi, dinamica, estroversa, attenta alla formazione e alla ricerca,  sempre in ascolto della poesia e dell'espressività infantile, fucina in cui si incontrano  bambini e artisti, adulti curiosi e insegnati motivati, pennelli classici e tecnologie elettroniche, dice il suo grazie sincero e convinto a chi, come Aldo Cibali e  le sue maestre, questa meravigliosa esperienza ha pensato, costruito, cresciuto e  diffuso, e a chi, come il Comune di Rezzato, ha condiviso, sostenuto e rilanciato, investendo con piena coscienza civica, sul valore inestimabile della Cultura dell'Infanzia.

Elena Pasetti
Direttrice PInAC

PInAC - 16 maggio al 30 novembre 2004

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